La verniciatura dei componenti auto richiede macchine e procedure in grado di coniugare innovazione, efficienza e precisione. Gli elementi in plastica nel settore automotive sono infatti in continuo aumento e il processo di finitura non deve soltanto migliorare la qualità percepita ma anche garantire la durata nel tempo. In questo senso, la possibilità di controllare i parametri di lavorazione con estrema precisione e di eseguire la verniciatura in maniera completamente automatica è indispensabile per ottimizzare i risultati, a prescindere dal fatto che si tratti di parti interne o esterne all'abitacolo.
Quali sono le tecniche di verniciatura per componenti auto?
Di solito, la verniciatura delle parti e dei componenti delle auto avviene con tecnica a spruzzo su linee aeree. Ma esistono anche sistemi che consentono di lavorare sui pezzi a terra, all’interno di cabine di verniciatura a flusso d’aria orizzontale integrate con trasportatori a catena e robot antropomorfi programmati punto a punto.
Ci sono poi le linee di verniciatura cosiddette flatbed, che utilizzano un approccio differente: la verniciatura avviene in piano sul sistema di trasporto su cui sono posati i supporti delle parti (senza che questi siano ad esso vincolati nella soluzione progettata da Cefla). Grazie a un nastro trasportatore e ad un flusso di aria verticale dall’alto verso il basso, questo genere di soluzione migliora drasticamente la qualità dei prodotti finali. Le macchine delle linee più avanzate sono tra l'altro in grado di leggere la forma e la posizione delle parti e, di conseguenza, riescono a trattarle senza dover essere programmate in modo specifico.
Importanza della qualità della vernice
Le linee di verniciatura a spruzzo verticale sono più adatte ai componenti di dimensioni maggiori, come i paraurti.
Le parti più piccole - tendenzialmente gli elementi che compongono l'abitacolo e che quindi devono risultare assolutamente impeccabili sotto il profilo della precisione e della qualità - sono invece meglio gestibili su linee flatbed. Oltre a garantire una maggiore produttività, le linee flatbed permettono infatti di ottenere anche una resa migliore: merito della capacità dei macchinari di minimizzare i difetti generati dall’overspray, che grazie alla peculiarità dell'architettura viene allontanato dal basso.
La linea flatbed proposta da Cefla Finishing, per esempio, offre fino al 20% di produttività in più rispetto ad altri tipi di soluzioni, garantendo una finitura nera lucida di eccellente qualità, ideale per i componenti che andranno a costituire le parti più pregiate della plancia comandi e delle finiture interne degli sportelli.
Un tale livello di performance è conseguito anche attraverso le partnership che Cefla ha attivato con diversi fornitori di vernici: la conoscenza approfondita delle caratteristiche tecniche dei migliori prodotti disponibili sul mercato permette di configurare le linee con la massima precisione, così da ottimizzare il consumo e la resa del tipo di vernice utilizzata.
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I passaggi che occorrono per verniciare i componenti
È grazie a quest'approccio che i vantaggi che offriamo ai clienti in termini di qualità, produttività e rapporto costo-efficacia sono facilmente misurabili lungo l'intera catena del valore. E per ogni tipo di lavorazione Cefla Finishing mette a punto tecniche, soluzioni e processi ad hoc.
Parlando di verniciatura dei componenti auto, per esempio, una linea ad alta efficienza dovrebbe prevedere, secondo la nostra filosofia, le seguenti fasi:
- Preparazione superficiale: pulizia automatica con neve carbonica e deionizzazione con la spruzzatrice oscillante Mito.
- Prima applicazione di vernice: i componenti passano attraverso una barriera di lettura 2D o 3D digitale nel robot di spruzzatura cartesiano iBotic per l'applicazione di colore, solitamente nero.
- Prima essiccazione: i componenti verniciati si spostano per 20-30 minuti nel forno verticale Omnidry.
- Seconda applicazione di vernice: viene applicata una nuova mano di vernice trasparente, eventualmente a doppia polimerizzazione con impiego di raggi UV, sempre tramite il robot di spruzzatura cartesiano iBotic.
- Essiccazione finale: passaggio nel forno Omnidry per 45 minuti a 70°C e nel forno UV (UV-R M2) per incrementare la durezza superficiale della vernice.
Verniciatura di parti interne
Naturalmente, le soluzioni vanno declinate in funzione della tipologia di manufatto da verniciare. Per quanto riguarda le componenti interne (riportate qui di seguito) delle automobili la priorità è quella di ottenere una finitura che garantisca il massimo risultato in termini di estetica e un'ottima durabilità dei materiali.
- plancia comandi
- cruscotto
- bocchette dell'aria
- consolle centrale
- pannelli e comandi portiere
- pellame sedili
- pannello inferiore bagagliaio (rivestimento resistente)
Verniciatura di parti esterne
Se invece parliamo di parti esterne, una verniciatura di qualità deve garantire, oltre alla gradevolezza alla vista delle superfici, anche uno strato di protezione contro agenti atmosferici e piccoli urti.
- fasce protezione portiere
- cerchioni
- copricerchi
- ganasce e pastiglie dei freni (applicazione adesivo)
- griglia radiatore
- cornici finestrini
- specchietti retrovisori laterali
- fari: rivestimento trasparente antigraffio
- sportello del serbatoio
- sensori di parcheggio
- spoiler
- paraurti
- minigonne laterali
- guarnizioni motore (rivestimento speciale)
Automazione nel processo di verniciatura dei componenti auto
Il processo di verniciatura delle parti e dei componenti in ambito automotive, del resto, dà il meglio di sé nel momento in cui si adottano linee integrate e automatizzate. Parliamo quindi di soluzioni complete, chiavi in mano, che oltre ai robot e ai forni per l'essiccazione comprendono per esempio anche le attrezzature per la pulizia con ghiaccio secco, in grado di minimizzare l'impatto ambientale.
L'automazione è essenziale anche per gestire in modo intelligente ed efficiente componenti che richiedono diversi strati di verniciatura. Per affrontare questa sfida, oggi le imprese possono contare su software di linea ad hoc, come cTracker, uno strumento di monitoraggio della linea sviluppato da Cefla Finishing che regola automaticamente le operazioni di verniciatura e imposta le temperature corrette per la fase di essiccazione. In questo modo, ogni componente può ricevere il trattamento più idoneo, senza dover rallentare o interrompere la produzione.
La piattaforma inoltre controlla i pezzi presenti sulla linea, registra i dati e analizza le performance sul piano della produttività. Grazie a queste funzionalità avanzate è possibile implementare cambi di produzione senza svuotare la linea, tracciando e gestendo i singoli pezzi e regolando tutte le macchine da un unico punto.
L'adozione delle linee integrate, soprattutto di tipo flatbed, rappresenta in ultima analisi una scelta strategica per le aziende che mirano a posizionarsi sul mercato dell'automotive come player all'avanguardia, sviluppando vantaggio competitivo grazie a performance produttive superiori e a livelli qualitativi d'eccellenza.
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