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Transizione 5.0 o 4.0: come ottenere gli incentivi?

 
Le aziende italiane che desiderano investire in tecnologie di produzione avanzate, hanno sia questo che il prossimo anno, l’opportunità di scegliere fra gli incentivi del Piano Transizione 4.0  e gli  incentivi del Piano Transizione 5.
 

Come funziona il piano Transizione 4.0?

L’attuale legislatura ha rifinanziato il "Piano Transizione 4.0", (aggiornando il "Piano Industria 4.0"), prevedendo per i beni strumentali Industry 4.0 un incentivo dell’ordine del 15% quest’anno (o del 10% nel 2025), al termine della interconnessione e delle pratiche da espletarsi secondo le nuove modalità introdotte quest’anno. 


Come funziona il piano Transizione 5.0?

La transizione 5.0 si basa sulla digitalizzazione e sull'efficienza energetica dei processi produttivi. Attraverso l'adozione di tecnologie innovative, le aziende possono ridurre i consumi energetici e aumentare la propria competitività sul mercato. Questo passaggio non solo contribuisce a ridurre l'impatto ambientale dell'industria, ma offre anche vantaggi economici significativi. Questi vantaggi si concretizzano, nell'immediato, attraverso gli incentivi statali previsti che possono andare dal 35% al 45% a seconda dei casi; poi  nel lungo termine, le aziende potranno contare sulla riduzione dei costi energetici derivanti dalle nuove tecnologie acquistate. Si tratta cioè di un’opportunità importante per le aziende manifatturiere del Paese, ma che va colta in fretta: La Transizione 5.0 rappresenta una nuova sfida per quelle aziende produttive italiane che, combinando le tecnologie digitali avanzate all’efficientamento energetico, mirano a processi produttivi sostenibili.

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Transizione 5.0: incentivi e agevolazioni

In che modo le aziende vengono incentivate a intraprendere la transizione 5.0? Attraverso il credito d'imposta, ovvero un incentivo che mira a ridurre il carico fiscale delle imprese che investono in tecnologie e soluzioni per migliorare l'efficienza energetica e per produrre energia da fonti rinnovabili. Con un budget complessivo di 6,3 miliardi di euro, questa agevolazione rappresenta uno strumento potente per sostenere la modernizzazione delle aziende italiane. In altre parole, se un'azienda decide di investire in una nuova linea di finitura o in macchine Cefla interconnesse e più efficienti, potrà recuperare parte delle spese sostenute. Le spese per la Transizione 5.0 verranno infatti "dedotte" in percentuali variabili dall'ammontare delle imposte dovute.

Quali sono i requisiti per poter beneficiare del credito d'imposta per la Transizione 5.0?

Vediamo ora quali sono i requisiti per poter cogliere questa importante opportunità. Per essere ammissibili al credito d'imposta per la Transizione 5.0, le aziende devono:

  • Avere la propria sede in Italia
  • Posso appartenere a qualsiasi forma giuridica
  • Devono realizzare investimenti idonei all'agevolazione nel periodo che va dall'1 gennaio 2024 al 31 dicembre 2025.

Come viene calcolato il credito d'imposta?

Secondo il piano Transizione 5.0, il credito d'imposta varia in base alla classe di efficienza energetica raggiunta dall'azienda e all'ammontare dell'investimento, con aliquote che vanno dal 5% al 45%. Questo permette alle imprese di dimensioni diverse di accedere ai benefici in modo proporzionale agli sforzi compiuti per la transizione energetica.
 
Investimenti fino a 2,5 milioni di euro:
Classe I: 35%;
Classe II: 40%;
Classe III: 45%.
 
Investimenti tra 2,5 e 10 milioni di euro:
Classe I: 15%;
Classe II: 20%;
Classe III: 25%.
 
Investimenti tra 10 e 50 milioni di euro:
Classe I: 5%;
Classe II: 10%;
Classe III: 15%.

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Quali sono i beni strumentali agevolabili?

Se ti stai chiedendo quali investimenti possano aiutarti a rendere la tua azienda più efficiente e sostenibile, beneficiando allo stesso tempo di incentivi statali, ci sono buone notizie. Tra i beni strumentali che possono godere dell'agevolazione rientrano quelli dedicati a migliorare l'efficienza energetica, come le soluzioni software per l’ottimizzazione dei consumi, soluzioni per l'autoproduzione e l'autoconsumo energetico da fonti rinnovabili (escluso le biomasse), fino a investimenti nella formazione del personale su temi legati alla transizione verde. L'ambito di applicazione è vasto, poiché l'efficienza energetica interessa numerosi aspetti dell'ecosistema aziendale, dalle fonti energetiche utilizzate alle tecnologie impiegate nei vari step produttivi, inclusi i processi di finitura, ovviamente.

Come accedere al credito d’imposta per la Transizione 5.0?

Hai in mente di sfruttare il credito d'imposta per la Transizione 5.0 ma non sei sicuro su dove iniziare? La procedura richiede un approccio metodico. Un elemento chiave è la certificazione del tuo progetto, sia in una fase iniziale, prima dell'avvio degli investimenti (cosiddetta fase "ex ante"), per verificare che i piani rispettino i criteri di efficienza e riduzione dei consumi energetici, sia dopo il completamento del progetto (fase "ex post"), per attestare che gli investimenti promessi siano stati realizzati fedelmente. Per facilitare il percorso di innovazione aziendale e l'ottenimento della certificazione, Cefla mette a disposizione sistemi di monitoraggio all'avanguardia.

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Cefla Finishing per la transizione 5.0

Anche un investitore italiano che desidera acquistare una linea di verniciatura può beneficiare degli incentivi previsti dal Piano Transizione 5.0. Cefla Finishing è profondamente impegnata nel sostenere le aziende italiane nel loro percorso verso la digitalizzazione e l'efficienza energetica. Con un'offerta che comprende soluzioni tecnologiche avanzate, training e sistemi di monitoraggio, Cefla si posiziona come partner qualificato per la progettazione di moderne linee di verniciatura con requisiti di connettività propri dell'Industry 4.0. Inoltre, Cefla può aiutare a definire i requisiti di consumo energetico di una nuova linea di verniciatura, da inserire nel progetto del Piano Transizione 5.0, che il cliente può sviluppare con il proprio consulente.

 Vuoi cogliere a pieno questa opportunità?
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