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Come funziona il processo di texturing: tecnologie e applicazioni

Processo di texturing stampa digitale industriale

Nel décor market un numero sempre maggiore di operatori punta sul processo di texturing per realizzare pattern ispirati a materiali naturali su qualsiasi tipo di superficie e in maniera iper-realistica. Grazie a questo approccio, ad esempio, un ripiano in PVC può assumere le sembianze di una tavola lastra di marmo o di una tavola di legno, adattandosi a qualsiasi stile d'arredo.

La tecnica consente di alterare la qualità non solo visiva ma anche tattile delle superfici attraverso una lavorazione che crea fitti rilievi o minutissimi segni. Ciò fa sì che - anche per merito di una sapiente finitura - l’esperienza sensoriale si espanda, rendendo i prodotti ancora più gratificanti e conferendo al loro utilizzo valore aggiunto.

Che cos’è il processo di texturing?

Il processo di texturing nell'ambito della finitura industriale fa leva su varie tecniche - adoperate insieme o singolarmente - volte a creare uno strato superficiale o un motivo specifico su pannelli altrimenti lisci.

L'obiettivo, a prescindere dalle tecniche utilizzate, è quello di ottenere una trasformazione che migliori le proprietà funzionali ed estetiche dei manufatti lavorati.

Il processo di texturing è diffuso soprattutto nelle catene produttive dei settori specializzati nella lavorazione del legno, a partire da quello dell'arredamento. Ma sta prendendo piede anche nell'ambito della metallurgia e del tessile.

Perché il texturing è importante nel décor market?

Nell'industria del décor - e in particolare nel comparto dell'arredo - il processo di texturing prevede la creazione di motivi o finiture superficiali su pannelli in vari materiali (in genere legno, metallo o sintetici) per migliorare l'aspetto dei mobili e arricchirne le caratteristiche riscontrabili al contatto.

La trasformazione delle superfici passa attraverso tecniche di levigatura, goffratura e incisione, oppure si ottiene tramite l'applicazione di rivestimenti che creano una finitura elaborata.

La texture così generata aggiunge appeal visivo e profondità a mobili e complementi d'arredo, facendoli risaltare e adeguandoli agli stili architettonici più diversi, dal rustico al moderno. Una superficie ben strutturata, inoltre, crea al tatto un'esperienza più coinvolgente e invitante, aumentando l'impatto e il fascino del prodotto. Ciò si rivela essenziale in un mercato saturo di offerte spesso indistinguibili: i produttori di mobili hanno la possibilità di differenziare i loro prodotti attraverso tecniche di texture peculiari, che – se ben promosse – possono addirittura diventare il segno distintivo di un marchio. Ma non bisogna dimenticare che la testurizzazione può avere anche una funzione pratica. Per esempio, migliora la presa, riduce la visibilità dei graffi e aumenta la durata del manufatto.

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Vantaggi del texturing per i produttori e i consumatori

Il processo di texturing ricopre un ruolo rilevante anche sul piano delle strategie di marketing, specie quando si tratta di allineare la produzione alle preferenze dei consumatori o alle tendenze del mercato. I trend, d'altra parte, cambiano sempre più freneticamente: si diversificano e si stratificano, spaziando dal minimalismo allo stile bohémien, fino al look industriale.

In un'epoca in cui i consumatori cercano prodotti unici e personalizzati, il texturing consente infine una vasta gamma di opzioni di customizzazione. Grazie anche alle soluzioni digitali e alle tecniche avanzate di scan & print, i clienti hanno l'opportunità di selezionare e trasferire sui mobili che acquistano motivi e pattern specifici che riflettono il proprio stile o che richiamano design unici, rendendo gli oggetti più personali e significativi.

Le principali tecnologie di texturing disponibili oggi

Ma quali sono le macchine che abilitano il processo di texturing? Quali soluzioni occorrono per coniugare precisione ed efficienza?

Sono essenzialmente tre le tecnologie disponibili al momento sul mercato:

  • digital printing 3D (texturing sottrattivo)
  • stampa additiva

Il digital printing in 3D, in particolare, si candida a essere la tecnologia più versatile nell'ottica di abilitare in tempi rapidi il processo di texturing anche all'interno di linee produttive già avviate.

Cefla Finishing mette a disposizione dei propri clienti la nuova stampante single-pass J-PRINT TD, un macchinario in grado di stampare effetti tattili “a rilievo” (digilogico technology by ZEETREE).

Più nello specifico, J-PRINT TD può stampare a una risoluzione massima di 400 dpi con una velocità fino a 50 m/min. Ricrea l’effetto rilievo, sia positivo che negativo, con il massimo realismo e con un processo affidabile ed economico.

La soluzione è configurata con una posizione standard, ma può ospitarne una seconda. Il software di gestione grafica consente la stampa di immagini “gray-scale” ad alta definizione mediante testine di stampa di elevatissima qualità. La tecnologia DOD (Drop on Demand) gray-scale è considerata vincente nel mercato del digital printing, e non a caso J-PRINT TD la equipaggia.

La speciale conformazione dei serbatoi inchiostro e la gestione automatica di tutti i parametri critici (come la temperatura, la portata e la pressione all'interno del circuito) garantiscono l’ottimale gestione dei fluidi. Grazie al sistema di circolazione dell'inchiostro attraverso le testine di stampa, infine, la macchina non necessita inoltre di sessioni frequenti di pulizia.

Versatilità e applicazioni della stampa additiva nel texturing

La stampa additiva, si può declinare in due versioni: realizzazione di texture su singoli prodotti con stampa additiva diretta oppure realizzazione di stampi con cui successivamente texturizzare i singoli prodotti attraverso presse o calandre che sfruttano gli stampi detti.

Stampa additiva diretta

La stampa additiva diretta si può applicare sia con macchine Single-pass che con macchine Multi-pass. La stampa additiva diretta, rispetto alla soluzione “digilogico by zeetree”, presenta lo svantaggio di un costo di processo (costo dei consumabili utilizzati) più alto.

Inoltre, questo processo di finitura presenta una minore resistenza superficiale, il che lo rende adatto a pareti verticali ma non a superfici orizzontali ad alto calpestio. Di contro, la stampa diretta consente la realizzazione di texture potenzialmente più profonde - soprattutto in modalità multi-pass - e con maggiore dettaglio.

Stampa additiva per la realizzazione di stampi

La stampa additiva per la realizzazione di stampi si realizza con macchine multi-pass specifiche. Può consentire la realizzazione di texture con profondità fino a diversi millimetri e con caratteristiche di resistenza dipendenti dal fluido/inchiostro utilizzato che determina l’ambito di applicazione degli stampi che ne derivano.

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